Dokument Nr. 79
6. Repression
Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, Archivio Storico (S.RR.SS.),
Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari (AA.EE.SS.),
Russia (1922-1935)
Pos. 664 II P.O.,
Fasc. 65,
Fol. 5r-5v
Datum: 20. Juli 1935
Verfasser: Päpstliche Kommission Pro Russia
Inhalt: Interner Vermerk: Die sowjetische Polizei hat im April und Mai 1935 zehn katholische Priester der Diözese Odessa verhaftet (deutsche Namen in italienischer Entsprechung). Weitere vier befinden sich seit 1933 in Haft. Alle wurden zu sieben, acht oder zehn Jahren Lagerhaft verurteilt. Die zwei noch freien Geistlichen Neugum und Reickert warten auf ihre Verhaftung.
A P P U N T O
La Polizia Sovietica ha di recente tratto in arresto i seguenti sacerdoti Cattolici della diocesi di Odessa officianti in villaggi circonvicini:
1) |
Monsignor Giuseppe Kruschkins |
in Speyer |
25 aprile 1935 |
2) |
Don Teobaldo Kehler |
“ “ |
20 aprile 1935 |
3) |
Don Raffaele Loran |
Sulz |
20 aprile 1935 |
4) |
Don Antonio Hoffman |
Landau |
20 aprile 1935 |
5) |
Don Giovanni Tauberger |
Karlsruhe |
20 aprile 1935 |
6) |
Don Giuseppe Wolff |
Saltz |
maggio 1935 |
7) |
Don Giovanni Albert |
Kandel |
maggio 1935 |
8) |
Don Filippo Jaufmann |
Josefthal |
maggio 1935 |
9) |
Don Valentino Pechler |
Klein Libenthal |
maggio 1935 |
10) |
Don Kopp |
Strasburg |
maggio 1935 |
Già erano stati tratti in arresto nella diocesi di Odessa:
1) | Don Cristiano Lisko | in Nikolajev | settembre 1933 |
2) | Don Schubert Parroco | in Odessa | dicembre 1933 |
3) | Don Giorgio Oborowsky | in Wolkov | dicembre 1933 |
4) | Don Nicodemo Illy | in Jeromejka | dicembre 1933 |
In Odessa non vi sono più che due sacerdoti officianti: i Reverendi Giuseppe Neugum e Giovanni Reickert. Entrambi [si] attendono l’arresto.
Tutti i sacerdoti sopra elencati sono stati condannati a sette, otto e persino dieci anni di deportazioni ed inviati nei campi di concentramento del Nord. Se la Ghepeu [GPU] procedesse all’arresto degli ultimi sacerdoti superstiti le due chiese cattoliche di Odessa, ancora aperte al pubblico, dovrebbero essere chiuse.
Don Neugum, Parroco di Odessa ha espresso il desiderio che di quanto sopra le Autorità Ecclesiastiche Romane possano essere informate poiché i suddetti sacerdoti sperano che le Autorità stesse abbiano modo di venire in loro aiuto. Il loro arresto e la loro deportazioni sono stati effettuati da parte della polizia con la consueta brutalità.
Roma, 20 luglio 1935 – XIII |